lunedì 17 settembre 2007

Disperazione


Tremavo
senza riuscire a smettere.
In piedi sull'abisso
- vuoto profondo
quasi non reale
che mi si spalancava dentro -
famelico.
Con l'anima in ginocchio
ascoltavo il boato
di quelle profondità d'orrore
rotolarmi in testa.
Sfinita
senza quasi respirare
sentivo il dolore dell'anima
farsi carne
crampo lancinante
lacrima di ghiaccio
a scavarmi le vene.
E da quel dolore
da quel voler gridare muto
uscire più forte
anche se ustionata
dopo la prova del fuoco.


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